LeakLetter

By MarketShakers

Ogni settimana, una fuga di notizie controllata dal mio ufficio a base di marketing e vendita (e non solo): problemi veri di aziende vere risolti senza teoria, senza fuffa, senza avere la pretesa insegnarti a “fare l’imprenditore” … ma solo ciò che ha funzionato (e non ha funzionato) per me e i miei clienti

Perché una newsletter nel 2025?

(anche se NON è una newsletter, ma una Leakletter?)

Leak. /liːk/: Quando qualcosa che doveva restare riservato, diventa pubblico. Una “fuga di notizie”.

Assange lo ha fatto con “Wikileaks”, io con umile spavalderia lo farò nel campo del marketing e della vendita.

Lo sai benissimo anche tu.

Quando un'azienda italiana o estera, che “lavora sul serio” trova qualcosa che funziona davvero, cosa fa?

Organizza un webinar?

Lancia un corso?

Scrive un ebook?

Col cavolo.

Firma accordi di riservatezza.

Blinda le informazioni.

Protegge il vantaggio competitivo.

È normale. È giusto. È business… no?

Allora perché il mercato è pieno di gente che "svela i segreti del successo"?

Semplice: perché i veri segreti non te li svela nessuno.

I veri imprenditori - quelli come te, che ogni giorno si alzano e risolvono problemi veri - tengono le loro carte coperte (o le confidano solo a persone fidate… di certo non ai 4 venti o per farci formazione sopra).

Ed è qui che entro in gioco io.

Facendo qualcosa di profondamente stupido.

Chi sono

(e perché faccio questa stupidaggine)

Mi chiamo Aldo Carpanzano.

Ti scrivo dal mio ufficio che i collaboratori chiamano "galleria d'arte" per via dei quadri ovunque, a Massa e Cozzile, vicino Montecatini.

Non da Dubai.

Non da qualche paese sperduto nel mondo, con un bel outfit da esterovestizione rumena, del Delaware o del Wyoming.

Da un paesino toscano.

Casa mia sta in mezzo 7000 metri di uliveto, niente sabbia del deserto… e non ho la vista sul Burji Khalifa. 

Mi sposto con un Doblò Trekking, non con una Lambo. 

La sera gioco coi cani e mi rilasso con mia moglie (quando non sono ancora in ufficio a sistemare casini).

Ho tre aziende, tutte con sede in Italia (ma ci tengo a precisare che non ho la pretesa di insegnarti a fare l’imprenditore… tutt’altro).

Pago le tasse qui, come te.

Una vita normale, insomma. 

Come quella di tanti imprenditori italiani che ogni giorno si alzano e combattono.

Con una differenza: oltre alle mie aziende, lavoro come Fractional CMO e consulente per altre realtà. 

Entro, mi siedo al fianco dell’imprenditore, sistemo i casini legati al marketing e alle vendite, esco… anche se a dire il vero ho gli stessi clienti da anni, nessuno solitamente mi manda via.

● Sarà per la simpatia?

● Sarà per i risultati?

● Sarà per comodità? 

Bo, io ho smesso di farmi queste domande…

Il punto non è tanto questo, quanto più il fatto che, come potrai immaginare, il mio lavoro da consulente operativo e strategico mi pone in una situazione di osservazione privilegiata

Ho la possibilità di vedere il funzionamento dell’intero sistema aziendale e porre poi rimedio alle inefficienze del reparto marketing/commerciale. 

E sia ben chiaro, non vado a spifferare i fatti dei miei clienti ai 4 venti. 

Semplicemente arricchisco il mio bagaglio e la mia esperienza lavorando sul campo con decine di aziende…

E poi sfrutto la mia esperienza per aiutare altri imprenditori, ri-adattando, testando, sperimentando (con criterio). 

Normalmente per accedere a queste informazioni, a questa conoscenza, le persone pagano, e anche tanto. 

(Alcuni dicono troppo, ma fin quando c’è gente disposta a pagarmi decine di migliaia di euro al mese, io sono contento e loro pure). 

Ma quest’anno, siccome mi annoio facilmente e le mie aziende e i miei clienti non mi assorbono abbastanza (si, sono molto ironico) ho deciso di creare la mia nuova valvola di sfogo e contemporaneamente scuotere il mercato del Marketing Italiano. 

Sia perché la cosa mi diverte, sia perché c’è troppa cac*a in giro. 

In questi punti delle landing page, sales letter, quel che è… ci si posiziona e ci si “auto-celebra” alla colonnello Giuliacci…

Adesso…

In questi punti delle landing page, sales letter, quel che è… ci si posiziona e ci si “auto-celebra” alla colonnello Giuliacci…

Io invece… NON lo farò, andando contro il più classico dei principi del marketing, quello dell’autorità.

Perché?

1. In primis voglio che passi il messaggio, non la persona. È l’ora che si inizi a dare peso alle parole, al valore, ai concetti e non alle persone. E non parlo solo del nostro ambiente. Se una cosa è giusta, lo è a prescindere da chi la dice. 

2. Se proprio vuoi scoprire di più su di me… basta che fai una ricerca. Vai su Linkedin, su Youtube, Facebook… puoi anche fare una ricerca con la deep search di qualche AI per velocizzarti il lavoro. 

Anche quest’ultimo punto va in netta controtendenza con un principio del marketing, in particolare in una pagina come questa… ossia…

Far sì che le persone non abbandonino la pagina prima di aver compiuto l’azione che desideri.

Io invece ti dico l’esatto contrario…

Se non ti fidi, bene. Lascia questa pagina aperta o chiudila anche, fatti la ricerchina e se ti convinci, torna qui a leggere.

Ora andiamo avanti.

Front-end senza Back-end: Perché fare una “LeakLetter” e perché renderla gratuita…

senza nemmeno un prodotto da vendere “dietro”? (e perché proprio ora)

Te lo dico chiaro: NON lo faccio per te.

Lo faccio per me.

Per non impazzire vedendo l'ennesimo "esperto" che non ha mai gestito un budget vero spiegare come si fa marketing.

Per combattere il brain rot dell'AI che sta trasformando tutti in pappagalli digitali.

Per avere una scusa per documentare quello che faccio davvero.

È la mia terapia settimanale.

Se poi serve anche a te, meglio.

Ma non è il motivo principale.

E soprattutto, vorrei poterlo gridare ad alta voce piuttosto che metterlo semplicemente in grassetto…

NON ti insegnerò a fare l'imprenditore.

1. Sia perché se hai un’azienda è molto probabile tu lo sappia già fare (o almeno me lo auguro per te).

2. Sia perché non ne ho la voglia e non mi reputo un imprenditore di successo a tal punto da spiegare agli altri come fare azienda. 

Io l’unica cosa che farà è darti il meglio del meglio in ambito marketing e vendite. 

Ti mostrerò come risolvo casini, come ho trascorso la settimana, quali criticità ho smarcato, come li ho risolti, cosa è andato bene ma ancora di più cosa è andato storto. 

Perché è quando le cose vanno storte che impari davvero, non quando tutto va a gonfie vele. 

Tu dovrai semplicemente avere la voglia di leggermi, prendere spunto e sfruttarlo per fare ciò che fai ogni giorno nella tua azienda: risolvere problemi, fare in modo che non si ripresentino più, pensare alla crescita in modo sostenibile, tutte quelle cose che già fai e che non ti posso e non ti devo insegnare. 

Prendi le informazioni, le rielabori con la tua testa, con i tuoi filtri, con il tuo pensiero critico…

Scegli se applicarle o ignorare tutto. 

Tanto io lo avrò già scritto, mica lo devo riscrivere se non ti va bene :).

Insomma, devi fare l’imprenditore, nulla di diverso da ciò che fai:

osservi, valuti, decidi.

Senza maestrini.

Il processo di selezione

(ovvero: gratis NON significa per tutti)

Ecco il punto.

Se regalo qualcosa che ha valore, non lo butto dalla finestra.

Lo metto in mano a chi mi dimostra ALMENO di essere veramente interessato a ciò che ho da condividere.

Per questo…

Lasciare la tua email qui è solo l'inizio… ma NON ti iscrive a nulla.

È il primo passo.

Ci sono altri step.

Te lo dico subito: alcuni li trovano fastidiosi.

"Ma perché devo fare tutto 'sto giro?"

"Non puoi semplicemente iscrivermi?"

"Che palle questi passaggi!"

No. E sai perché?

Perché visto che non faccio pagare nulla, non cercherò di venderti nulla (almeno per il momento, visto che non ho idea di cosa vendere) e ho solo l’intenzione di circondarmi di “belle menti”…

 Il minimo che posso chiedere è che tu mi dimostri di non essere qui per caso.

Che hai davvero interesse.

Che non sei il solito che si iscrive a 74 newsletter e non ne legge nemmeno una.

Il processo è il mio filtro.

La mia garanzia che dall'altra parte c'è qualcuno che:

Ha un business vero (non vende aria)

Capisce il valore di certe informazioni

È disposto a investire 5 minuti per accedere a contenuti che altri blindano

Se questi 5 minuti ti sembrano troppi, probabilmente non capisci cosa sto offrendo.

E va bene così.

Chi arriva in fondo riceve subito la prima LeakLetter.

E, ovviamente per me è una bomba… ma questo lo lascerò valutare a te.

Però un altro direbbe che vale “millemila euro”, più di un corso, più di un seminario, più della sacra sindone rispetto a ciò che danno i formatori blablabla… vabbé dai, andiamo avanti.

Cosa troverai davvero nella LeakLetter

(senza promesse fuffaguresche)

Guarda, ti dico la verità.

Non so se troverai "cose straordinarie, mai viste prima".

Non ti prometto "il segreto dei segreti del marketing" o della vendita.

Non ti dico nemmeno che varrà più di qualunque videocorso da €2.000.

Questo lo deciderai tu.

Posso solo prometterti che troverai:

1. Problemi reali di business reali

2. Risolti con soluzioni reali (sporche quanto basta)

4. Contornate da epiteti reali (quando servono)

5. Numeri veri, non arrotondati o moltiplicati per fare scena

Insomma, quello che succede davvero in aziende come la tua ogni giorno.

Non sarà solo marketing o solo vendite.

Quando un problema esplode, tocca tutto:

● La dashboard che finalmente fa capire dove perdi soldi

● Il funnel che passa dal 10% al 30% di conversione

● Il processo che salva il cliente dall'andarsene

● L'errore da 50k che ancora brucia (storia vera)

Lettere dal fronte, insomma. Con tutto lo sporco della trincea.

La scelta finale:

Te la senti di (provare a) iscriverti?

Opzione A: Tutto questo ti sembra esagerato. Preferisci le cose semplici. Le newsletter normali. I contenuti pubblici. Legittimo. Continui con le solite promesse dei guru.

Opzione B: Ti incuriosisce vedere cosa c'è dietro le quinte. Sei disposto a investire qualche minuto per accedere a qualcosa di diverso. Capisci che certe cose è meglio tenerle in cerchia ristretta.

Voglio solo creare uno spazio dove si parla di business come se ne parla davvero.

Senza filtri Instagram.

Senza ottimismo tossico.

Senza guru che ti spiegano la vita.

Solo imprenditori che si raccontano come stanno davvero le cose. In un mercato dove tutti vendono aria, forse è proprio quello che manca.

È un modo di “scuotere il mercato”, cosa che puoi intuire dal nome della mia azienda e della mia filosofia… MarketShakers.

Se ti risuona, inizia il processo.

Se no, auguri. E occhio ai guru.

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